Non nutrire le api con miele, polline od integratori provenienti da colonie morte e solo in caso di evidente assenza di agenti patogeni

Non nutrire le api con miele, polline od integratori provenienti da colonie morte e solo in caso di evidente assenza di agenti patogeni


Spesso può capitare di trovare colonie morte o spopolate con ancora molte scorte di cibo nei telaini. Nel caso non si abbia la certezza che la causa delle morte o […]

Spesso può capitare di trovare colonie morte o spopolate con ancora molte scorte di cibo nei telaini. Nel caso non si abbia la certezza che la causa delle morte o dello spopolamento non sia dovuta a malattie, è importante non utilizzare queste scorte come alimenti perché potrebbero contenere patogeni. Gli unici casi in cui si può, con un certo grado di sicurezza, utilizzare queste scorte è quando si ha la certezza che l’alveare sia spopolato e sia morto per orfanità o per attacco di predatori come calabroni o gruccioni.

In caso di presenza di scorte in alveari morti, di cui non si conosce la causa di morte o non siamo sicuri che siano morti a seguito di malattie o attacchi parassitari, è opportuno non usarle per alimentare altri alveari per evitare di diffondere patogeni.

© Matteo Giusti
© Matteo Giusti

Anche se siamo sicuri che l’alveare sia morto a seguito di orfanità o di attacchi di predatori, è importante non usare telaini con covata morta per l’alimentazione di altre colonie.

In caso di alveari morti che abbiano ancora scorte, è importante chiudere l’ingresso dell’arnia per evitare saccheggi.

© Matteo Giusti
© Lotta Fabricius Kristiansen

Per evitare contaminazioni è necessario distruggere i telai con le scorte bruciandoli in bracieri o forni.

In alternativa alla distruzione con il fuoco, i telaini con le scorte residue possono essere fusi nelle sceratrici per recuperare la cera, avendo cura poi di eliminare il miele residuo in modo che non venga a contatto con le api.

© Peter Kozmus

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